In questa seconda video recensione psicologica dedicata alla figura paterna nel cinema utilizzo un film visionario e di grande impatto: Big Fish (2003) del regista Tim Burton.
Il padre dona in eredità al figlio la capacità di riconoscere la sua vocazione, il suo senso dello stare al mondo.
Il film racconta la storia di una relazione tra un padre (Edward) e suo figlio William. Il padre è un personaggio eccentrico che ama raccontare storie. Ma non storie qualsiasi, fiabe o brevi racconti per bambini, lui racconta la propria vita colorandola di luoghi, incontri e avventure fantastiche. L’incontro da giovane con un gigante alto 4 metri, l’arrivo in un paese sperduto nella foresta dove gli abitanti vivono senza scarpe (tutte appese ad un filo all’ingresso del paese), perché hanno deciso di vivere lì per sempre in perfetta armonia con la natura. E, ancora, l’incontro con il suo grande amore, la moglie. Il modo mirabolante con il quale è riuscita a conquistarla, e poi la storia della cattura del grande pesce (Big Fish) avvenuta durante la nascita di suo figlio William.
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Il figlio da piccolo è affascinato da queste storie, poi però crescendo si rende conto che non riesce a conoscere il padre, a distinguere la realtà dalla finzione. Non solo, si rende conto in fondo che il padre è preso solo da se stesso. La moglie e il figlio sembrano, in realtà, dei personaggi di contorno in questa grande storia dove lui è il centro assoluto. sAgli occhi del figlio appare come un eccentrico personaggio che non riesce a vedere l’altro, il proprio figlio in particolare. Da qui la rottura della loro relazione.
Racconterò del viaggio di un figlio alla ricerca e riscoperta del padre, della sua eredità storica dopo una rottura drammatica. Le parole chiave di questo video sono: radici, eredità, vocazione, separazione, individuazione, crescita, amore, desiderio.
Buona visione